CATTEDRALE DI PESCIA

La Cattedrale di Pescia, maestosa architettura novecentesca disegnata dall'architetto Giuseppe Castellucci di Arezzo alla fine dell'Ottocento, nasconde l'origine medievale dell'edificio.

La principale trasformazione architettonica del Duomo di Pescia risale però alla metà del Seicento quando, su progetto di Antonio Maria Ferri, fu ricostruito quasi interamente. L’originario impianto a croce latina venne così sostituito da una struttura ad una sola navata con cappelle laterali nel presbiterio e sormontata da una cupola.

La Cattedrale, all’interno, mostra un’architettura elegante e severa: tre cappelle per parte si affacciano sull’ampia navata coperta da una volta a vela.
Contribuiscono alla solennità dell’ambiente i cornicioni, i capitelli e i vari dipinti che ornano i tabernacoli di marmo variopinto.

Nella zona del transetto è collocata la cappella del SS. Sacramento, conosciuta anche come Cappella Turini. Il personaggio più noto della famiglia fu monsignor Baldassarre, il cui ritratto marmoreo conservato all’interno è opera di Pierino da Vinci, nipote di Leonardo.

La tradizione vuole che la particolare posizione in cui fu raffigurato, con il busto in posizione eretta, sia un richiamo al “miracoloso risveglio” del Turini dalla morte proprio nell’attimo in cui, per ordine del Principe Ferdinando, fu asportata dalla Cattedrale la tavola di Raffaello della Madonna del Baldacchino, che era stata di sua proprietà.

Tra il 2018 e il 2019, in occasione dei 500 anni dalla fondazione della Diocesi di Pescia, la Cattedrale è stata sottoposta a un intervento di restauro conservativo, che ha interessato principalmente la navata, la cupola e il presbiterio.
Quest’ultimo è stato oggetto di adeguamento liturgico, curato dall’architetto Fabrizio Rossi Prodi che ha previsto la realizzazione di un nuovo altare, di una nuova cattedra e di un ambone che unisce gli avanzi del pulpito medievale a elementi contemporanei.